DISIMPEGNO | APPUNTI INTORNO ALL’ ABITARE

La settimana edizione di questo festival avrà come tema “Abitare l’inutile”, tema tanto provocatorio quanto capace di offrirsi a innumerevoli declinazioni e possibilità, è anche il tempo dissipato per piacere, inutile è per definizione la poesia e l’arte?

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Descrizione

DISIMPEGNO | APPUNTI INTORNO ALL’ABITARE

25, 26 e 27 ottobre - Cimitero Vecchio Cisternino

Se è vero che Abitare l’inutile – traccia di questa settima edizione di Disimpegno | Appunti intorno all’abitare – è situarsi al margine, allora luogo migliore per ospitare le tre serate del festival, fra 25 e 27 ottobre 2024, non poteva che essere il cimitero vecchio di Cisternino, già sede di alcune delle passate edizioni.

Ma l’inutile, tema tanto provocatorio quanto capace di offrirsi a innumerevoli declinazioni e possibilità, è anche il tempo dissipato per piacere, inutile è per definizione la poesia, l’arte tutta, e ciò che resta fuori dal mercato e dal consumo.

Di tutto questo – forse inutilmente – si parlerà durante questa edizione, attraverso una serie di incontri che, come di consueto, si apriranno con una installazione artistica  - site specific realizzata dal collettivo Macrohabitat, venerdì 25 ottobre alle 20,00, a cui si affiancherà una performance del compositore Gianni Gebbia dedicata al poeta Bartolo Cattafi per finire con una conversazione con Antonio Lillo.

Sabato 26 ottobre alle 20.30 l’attenzione si sposterà su letteratura e idee, attraverso un dialogo tra Fabio Macaluso e il saggista e filologo Francesco Sberlati, specializzato in letteratura moderna e autore di una recente monografia sul discusso poeta licenzioso Pietro Aretino. 

Mentre domenica 27 ottobre, dopo il matinée delle 11.00, chiuderemo in bellezza il cerchio sul mondo dell’arte e dei suoi spazi, con un incontro, alle 19.00, del curatore Roberto Lacarbonara con l’artista Marco Neri, la cui ultima produzione concerne appunto sul paesaggio urbano tanto ideale, quanto “inutilmente” deserto.  

Come ogni anno, Disimpegno è organizzato da Macrohabitat, Nùevù Studio e Valledì in collaborazione con il Comune di Cisternino (che sostiene il festival con parte dei proventi dell'imposta di soggiorno) e con il sostegno della BCC di Locorotondo. Partner del festival Pietre Vive Editore, Altereco, APS Ideando e Jan net.

Ingresso libero e gratuito. www.disimpegno.it

Un paio di dichiarazioni degli organizzatori:

Walter Trento, Nadiya Yamnych e Massimo Romanazzi dicono: «Siamo felici di ritornare in una delle sedi storiche del festival, il Cimitero vecchio di Cisternino, su un tema che in vario modo ci accomuna tutti. Il rapporto tra ciò che è dilettevole e le cose che arrecano vantaggio si esalterà in un luogo che non ha nessuna utilità tranne che ricordarci della caducità delle nostre esistenze. Abitare l’inutile allora si dichiara già per quello che sarà: l’ennesimo volume inutile di questo settimo Disimpegno.»

Secondo Fabio Macaluso, «la disfida fra il gratuito e l’utile va molto indietro nel tempo. Filosofi e scrittori dell’antichità se ne sono occupati approfonditamente, così come studiosi dei nostri giorni. Se sia più importate un martello o una poesia è un tema che affascina, così come riflettere sullo studio di lingue come il greco antico o il latino, che qualcuno improvvidamente definisce “morte”. Lunga vita al disinteresse, non dobbiamo morire di profitto.»        

Abitare l’inutile

BIO OSPITI

In Un metro quadro di poesia Antonio Lillo dialoga con:
GIANNI GEBBIA, sassofonista, compositore e improvvisatore jazz palermitano, impara a suonare da autodidatta e poi dà forma al proprio suono attraverso numerose collaborazioni in ambito internazionale, fra New York e Parigi. Artisticamente si muove in diverse direzioni tutte rigorosamente inutili al mercato, situandosi in uno spazio di ricerca che mischia jazz ed elettronica, no wave e poesia. Non a caso il suo ultimo progetto, Cattafi, è una performance sperimentale di musica e versi dedicata al poeta siciliano Bartolo Cattafi, riconosciuto fra i più grandi e inutili del ‘900 italiano e per questo mai inserito nelle antologie “che contano”. 

Ne La Casa sull’albero Fabio Macaluso dialoga con:
FRANCESCO SBERLATI, scrittore e filologo, insegna letteratura italiana all’Università di Bologna e tiene corsi e seminari all’estero in collaborazione con prestigiosi enti di ricerca, occupandosi in particolare di storia della letteratura e delle idee nella prima età moderna. Anch’egli dedito all’inutilità della poesia in quel particolare periodo storico in cui quella italiana assume, tra Ariosto e Tasso, una rilevanza internazionale, divenendo modello ineguagliato di stile e oggetto di imitazioni e parodie, è autore di numerosi saggi fra cui si segnala l’ultimo, L’infame, dedicato alla controversa figura del “divino” Pietro Aretino. 

Per La Pratica di bellezza Roberto Lacarbonara dialoga con:
MARCO NERI, artista visivo e docente di pittura all’Accademia di Belle Arti di Lecce, a suo modo un classicista, si muove nella tradizione pittorica italiana del primo ‘900 prediligendo la rappresentazione di complessi architettonici e paesaggi urbani spesso vuoti, astratti o metafisici, che partendo da raffigurazioni più naturalistiche e rarefatte (Windows) negli anni si sono indirizzati a forme sempre più sintetiche (Vele), suggerendo per accostamento di elementi geometrici essenziali i pieni e i vuoti di profondità di questi nuovi spazi scenografici (Retaggio italiano). L’illusione inutile di una città “ideale” per le forme umane che verranno.

Luogo

La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli

Cisternino, Brindisi, Puglia, 72014, Italia

Telefono: 0804445211

A chi è rivolto

A chi non pensa che l'arte e le sue manifestazioni siano inutili.

Costi

Ingresso gratuito 

Contatti

  • Organizzatore: 3483641730

Pagina aggiornata il 22/10/2024