Domenica 25 giugno alle ore 20:00 in Pineta (Via S.Quirico) si terrà l'inaugurazione dell'installazione artistica MIRRORS OF SOUND, a ๐จ๐ข๐ต๐ฉ๐ฆ๐ณ๐ช๐ฏ๐จ ๐ฑ๐ฐ๐ช๐ฏ๐ต ๐ง๐ฐ๐ณ ๐ฎ๐ถ๐ด๐ช๐ค, che rimarrà in esibizione fino al 25 luglio 2023.
Saluti iniziali dell'Amministrazione Comunale con interventi del Presidente dell'Associazione e del Direttore Artistico ed esibizione dell'Orchestra di Fiati "Vitino Zizzi".
In occasione del 25º anniversario del ๐๐ฒ๐๐๐ถ๐๐ฎ๐น ๐๐ป๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฎ๐น๐ฒ ๐๐๐ก๐๐ ๐ ๐จ๐ฆ๐๐๐๐๐ “๐ฉ๐ฎ๐น๐น๐ฒ ๐ฑ'๐๐๐ฟ๐ถ๐ฎ” a Cisternino, il duo ๐บ๐ฎ๐ฟ๐๐ฒ๐ผ presenta un’installazione che vuole essere un totem, un palco ed un punto d’incontro allo stesso tempo. Il Festival rappresenta da 25 anni un punto d’incontro a livello internazionale per chi attraverso la musica vuole condividere parte della sua cultura e tradizione. Il punto (d’incontro) in quanto tale è rappresentato, dunque, figuratamente da un grande cerchio che integra 25 specchi, sospeso a un altezza di 3 m e sorretto da una struttura esile di forma conica, aperta su un lato. L’idea degli specchi e della forma circolare è in se una scelta che racchiude un significato. Ogni anniversario importante è infatti una sorta di cerchio che si chiude, ma che allo stesso tempo apre la strada a nuove esperienze future. La scelta di lasciare aperta la struttura circolare su un lato non è quindi casuale. L’apertura rivolge il suo sguardo alla Valle d’Itria, ma con questo sguardo vuole abbracciare il mondo e tutte le possibili evoluzioni e collaborazioni future del Festival.
Gli specchi sono occhi che guardano in basso, riflettono le locandine delle edizioni precedenti, per ricordarci gli eventi passati, ma allo stesso tempo ci da una prospettiva differente su quelli presenti, fotografando e catturando ogni istante di musica, di collaborazione, di convivenza tra culture e anche di passaggio di tutte le persone che vogliono sapere di più su quello che questo festival ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà per la città di Cisternino. L’alternanza tra spicchi di cielo e specchi gioca con la dicotomia tra spazio limitato e spazio senza fine, volendo rimarcare la proiezione di crescita del Festival negli anni, una realtà consolidata, che si converte in tradizione e che come ogni tradizione è destinata a continuare.
Sulle tre facce chiuse del cono, generando una cortina quasi trasparente, si possono osservare le 24 locandine delle edizioni precedenti del Festival, che ci raccontano un po´della sua storia e introducono il pubblico allo stesso.
Il rivestimento dorato riflettente sulla parte posteriore delle locandine è un rimando all’ottone, materiale presente in buona parte della gamma degli strumenti a fiato, largamente ricorrenti nella tradizione orchestrale.
L’obiettivo di questo totem è quello di essere non solo un gathering point per la popolazione locale, o un punto informazioni sulla storia e lo svolgimento del festival, ma anche e soprattutto uno spot dedicato a piccole esibizioni e jam sessions, uno spazio musicale che si può attivare da un momento all’altro, un palco con un sipario trasparente che focalizza lo sguardo sulla musica e apre il suo alla Valle d’Itria. La localizzazione al centro della pineta consente infatti di creare allo stesso tempo uno spazio raccolto con una platea e un’elemento visibile da ogni parte con vista diretta sulla valle. Gli eventi cadenzati ad annunciare l’inizio del Festival, si alterneranno nei 24 giorni precedenti allo stesso. Come un calendario dell’avvento creeranno una sensazione di attesa, condita di sorprese musicali.